Settembre 20

Cinque- sei cose sulla formazione in servizio

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di Antonio Valentino

È ovviamente condivisibile la scelta di rendere “obbligatoria, permanente e strutturale” la formazione dei docenti (L. 107/2015, comma 124).
Purché sia però accompagnata dalla consapevolezza che l’obbligatorietà non basta, non bastano le regole (la durata delle unità formative, il loro numero nel triennio, la ripartizione delle risorse  tra iniziative nazionali e piani delle reti di scuole,  tipologie di percorsi,  nuovi strumenti …) di cui opportunamente si continua a parlare in queste settimane, in vista della definizione del Piano Nazionale: condizioni importanti, ma non sufficienti perché ci sia vero sviluppo professionale coerente e venga garantita qualità all’insegnamento. Continue reading

Settembre 15

Gestire la crescita nella scuola dell’autonomia

crescitaGestire la crescita nella scuola dell’autonomia
di Stefano Stefanel

 

La scuola italiana sta vivendo ormai da tempo un forte mutamento i cui esiti si potranno misurare solo fra qualche anno, ma la cui consistenza è sotto gli occhi di tutti. Per la prima volta dopo molti anni i dirigenti scolastici devono gestire strutture di crescita (anche convulsa) e non di contenimento. Le molte difficoltà che incontrano mostrano come spesso la categoria, al di là delle difese d’ufficio dei sindacati di parte e al di là degli attacchi scomposti e troppo spesso volgari degli oppositori in servizio permanente, sia molto legata ad un’idea tradizionale di scuola in cui innovazione e ricerca si fanno solo se proprio non se ne può fare a meno. Continue reading

Settembre 12

La verità, vi prego, sulla figura del DS (In vista delle Linee Guida per la valutazione)

influential_evaluation_blogLa verità, vi prego, sulla figura del  DS
(In vista delle  Linee Guida per la valutazione)
di Antonio Valentino

 Parafando la suggestiva e tagliente raccolta di poesie di W.H. Auden, “La verità, vi prego sull’amore” (Adelhi 2004), si potrebbe lanciare un analogo appello a proposito della figura del DS che viene fuori dalla nuova legge di riforma e anche dal dibattito, quasi sempre spigoloso e rabbiosamenre polemico, che ormai dura da un anno e mezzo. Appello indirizzato a chi? Certamente a chi porta le responsabilità del testo legislativo, ma anche – o forse soprattutto – a chi ne gestisce l’applicazione. Ma solo a loro? Continue reading