Novembre 25

La grammatica si fa…

valigieLa grammatica si fa…
di Maurizio Tiriticco

 …non si insegna! Quando insegnavo nella scuola media, ho sempre evitato, per quanto fosse possibile, che gli alunni usassero sia i libri di grammatica che i vocabolari. Dicevo loro che ciascuno di noi porta con sé due borse invisibili, una con la mano destra, l’altra con la mano sinistra. La prima serve a conservare tutte le REGOLE che mano mano acquisiamo e che sono necessarie per mettere insieme le parole, quando si parla o si scrive e si vuole dar loro un significato. La seconda conserva tutte le PAROLE che apprendiamo e che servono per dare un significato ai nostri pensieri, alle nostre emozioni, dette o scritte che siano. Continue reading

Novembre 25

Vent’anni dopo

Vent’anni dopo
di Stefano Stefanel

         VENT'ANNI DOPONel 2019 cadono due ventennali: quello del D.P.R. n° 275 dell’8 marzo 1999 e quello dell’avvio dell’autonomia sperimentale del 1° settembre 1999. Quando si ha a che fare con qualcosa che dura da vent’anni diventa logico e normale cercare di tirare le somme e di vederne i pro e i contro. Anche perché l’autonomia scolastica dal 2001 è entrata in Costituzione, anche se in quella parte di Costituzione che il mondo della scuola stenta a riconoscere come facente realmente parte della “Costituzione più bella del mondo” (su cui, però, si stanno addensando molti seri dubbi). Continue reading

Novembre 20

Il “ritorno di fiamma” del tempo pieno

gocceIl “ritorno di fiamma” del tempo pieno
di Giancarlo Cerini

L’età dell’oro del tempo pieno

È vero: nella scuola elementare c’è un ritorno di fiamma del tempo pieno, oggi ravvivato dalla proposta del Governo di tornare a investire su questo modello di scuola. L’interesse non era mai venuto meno, tanto è vero che nel corso degli ultimi 20 anni (pur avendo corso grandi rischi sul piano delle risorse e del possibile modello organizzativo) le classi a tempo pieno sono via via aumentate, fino a raggiungere la ragguardevole quota del 34,5% di tutte le classi funzionanti. Continue reading

Novembre 8

Piattaforma MIUR per il PTOF: prendere o lasciare?

chinese-boxes-400Piattaforma MIUR per il PTOF: prendere o lasciare?
di
Antonio Valentino

Una proposta “a tutto tondo”?

A metà ottobre (Nota del 16.10) il MIUR ha pubblicato – come è noto – una proposta di format per il PTOF, da predisporre per gli incontri con genitori e studenti in vista delle iscrizioni al prossimo anno scolastico (che – è stato annunciato – cominceranno dopo le vacanze natalizie e chiuderanno a fine gennaio).

La proposta – richiama la Nota – si propone di facilitare il lavoro di predisposizione del Piano da parte delle scuole, ma anche di permettere una valutazione comparativa da parte degli studenti e delle famiglie tra gli Istituti a cui iscriversi. Continue reading

Novembre 7

Insegnare e apprendere

apprendimentoInsegnare e apprendere
di Stefano Stefanel

Mauro Covacich in un articolo pubblicato sul Corriere della sera del 5 novembre 2011 da titolo: “Guess my age, le sediate alla professoressa e l’epoca da incubo in cui tutti sono coetanei di tutti” ha scritto, fingendo di immedesimarsi in molti studenti odierni: “le cose che sanno i professori non solo mi sembrano inutili, ma comincio a sentirle parte di un disegno sadico, costruito ai miei danni, qualcosa contro cui mi devo difendere.” La frase è molto forte e tende a rendere estremo un pensiero che comunque, spesso in forma latente, è presente in molti studenti. Continue reading

Novembre 1

La Cengia di Ball della scuola primaria

Tratto nella Cengia di BallLa Cengia di Ball della scuola primaria
di Stefano Stefanel

         Chi si intende un po’ di montagna sa che per salire sul Pelmo, nelle Dolomiti, per la via così detta “via normale” (che di normale ha veramente poco) bisogna passare per la Cengia di Ball (dal nome del pioniere inglese che per primo ha scalato quella montagna). Questa Cengia è un taglio in mezzo alla montagna lungo circa un chilometro di larghezza compresa tra i 30 e i 50 centimetri che da una parte ha una parete di roccia che spesso spiove verso la Cengia e dall’altra un buco diritto di qualche centinaia di metri. Non è pericolosa perché tutti noi siamo in grado di camminare per un chilometro su un “marciapiede” anche stretto senza cadere, ma fa il suo effetto perché chi mette un piede in fallo cade giù (per sempre). Continue reading