La valutazione dei dirigenti scolastici sembra entrata su binari che non prevedono “curve di ritorno”. L’ostacolo forse più impervio il format ideato e costruito da Damiano Previtali sembra averlo superato traversando indenne da Stefania Giannini a Valeria Fedeli.
I sindacati ci hanno provato a fermare il treno della valutazione: la Cgil ha mandato in giro l’ottimo Gianni Carlini a spiegare che tutto l’impianto su cui nasce questa valutazione è sbagliato, Anp ha preso spunto dall’intesa sulla mobilità dei docenti per cercare di fermare la valutazione dei dirigenti con l’inattesa teoria che se si smontano parti della legge 107/2015 non si possono valutare i dirigenti scolastici, anche se questo è previsto da norme nate nel 2001.
Il Piano Formazione nell’area metropolitana milanese. Che dire?
Il Piano Formazione nell’area metropolitana milanese. Che dire?
di Antonio Valentino
La preoccupazione assente
Non si può far fallire anche questa opportunità che si offre con il Piano Nazionale per la Formazione in servizio (PNF).
Però, per come si stanno mettendo le cose in non poche realtà, non è facile prevedere esiti che migliorino la situazione. Dove migliorare significa creare un clima interno alle scuole che offra elementi e stimoli per cercare di “riconciliare” gli insegnanti con la formazione. Sembra questo, nell’attuale fase, l’obiettivo strategico; essendo la formazione, soprattutto per chi lavora nella scuola, un po’ come l’acqua per i pesci. Continue reading